Nella società odierna diamo un’importanza enorme alla mente, tutto viene misurato in base alle nostre facoltà mentali, vediamo la mente come razionalità, per la visione dello yoga invece l’intelletto o razionalità chiamata Buddhi è soltanto lo strumento tramite il quale l’uomo conosce e comprende e in nessun caso l’intelletto o intelligenza culturale può intrattenere rapporti con la realtà trascendentale. Solo uno strumento conoscitivo che non implichi in nessun modo la materia può avvicinarci alla nostra parte intuitiva, trascendentale. Quello che occorre per conoscerci è tutto nuovo e diverso e la cultura, l’intelletto, lo studio ce lo rendono impossibile. Occorre approfondire la nostra natura e affinare gli strumenti di percezione che tutti noi possediamo e lo yoga ci dona la via da percorrere per attuare tutto ciò. Dobbiamo disfarci di tutte le credenze e convinzioni passate, dobbiamo tagliare i vecchi schemi. Il nostro cervello è condizionato da secoli e secoli di scienza, filosofia, storia, tutte queste conoscenze si stanno modificando e quindi non possiamo più rimanere attaccati ai vecchi schemi. Lo yoga è una scienza senza tempo, è la scienza dell’essere, tutte le tecniche, tutti i metodi e i sentieri dello yoga trattano un solo argomento: come usare la mente. Se la usiamo in modo sbagliato saremo sempre infelici. Yoga vuol dire avere padronanza sulla mente. La mente è uno stato più sottile e delicato del corpo, non si può afferrare, ma influenzarla si. Influenza la mente e il corpo ne risentirà.
MENTE= COSCIENZA= ANIMA
La bellissima immagine di inizio articolo raffigura la mente come un carro trainato da cavalli imbizzarriti, colui che guida il carro, cioè la volontà, il Sé, guida con fatica, è difficile tenere a bada i cavalli imbizzarriti, cioè la mente. Il percorso da intraprendere di conoscenza di noi stessi quindi non sarà facile, perchè tutte le modificazioni della mente cioè i sentimenti, l’attaccamento, l’Ego ci rendono questo cammino difficile.