Matysendra significa letteralmente pesce fatto uomo, perchè nella mitologia indiana Matsya è il pesce che vide il Dio Shiva lungo le rive del Gange mentre insegnava a sua moglie Parvati lo Yoga, per questo fu trasformato dal Dio nel saggio Matsyendra con il compito di tramandare agli uomini la conoscenza dello Yoga.. Questa posizione si può eseguire anche parziale, comunque migliora la respirazione per l’apertura della cassa toracica, la digestione, tonifica tutti i muscoli della schiena, elasticizza la colonna vertebrale e le giunture del bacino. Bisogna fare attenzione ad eseguirla se abbiamo delle ernie discali. Si esegue seduti si porta il tallone all’inguine piegando la gamba, l’altra gamba si accavalla sopra a quella piegata appoggiando il piede a terra. Inspirando si ruota il busto dalla parte della gamba accavallata e si fa passare il braccio tra le due gambe, l’altro braccio rimane dietro la schiena e la testa si ruota dalla parte del braccio che è dietro. Questa asana va eseguita con la visione di un maestro che può proporre agli allievi le varianti adatte.