la rucola, non solo in insalata

La rucola o rughetta o ruchetta è una delle verdure di origine mediterranea più nutrienti. Fa parte della famiglia delle crucifere, come il cavolfiore e il cavolo, il suo nome scientifico è Eruca e le sue proprietà sono conosciute fin  dai tempi degli antichi Romani. Dal punto di vista nutrizionale è ricca di vitamina A, che assicura una buona protezione della pelle e protegge i polmoni e la cavità orale, di vitamine del gruppo B, essenziali per le funzioni metaboliche e di vitamina C, antiossidante naturale che agisce positivamente sul sistema immunitario e distrugge i radicali liberi. Questa verdura, presente in natura, è ricca anche di vitamina K, fondamentale per la salute delle ossa. Inoltre aiuta la digestione, stimolando la produzione di succhi gastrici e favorisce l’appetito con il suo sapore amarognolo. E’ depurativa, antidiabetica e antitumorale per il suo contenuto di sulforafano: presente in tutte le crucifere ( rucola, broccoli, rafano, cavolfiori), piante caratterizzate da gusto amarognolo e leggermente piccante a crudo e dall’odore di zolfo quando vengono cucinate. La rucola è preferibile consumarla fresca e lavarla poco prima di farne uso, può essere impiegata nella preparazione di antipasti, insalate, salse, cruda o cotta. E’ possibile realizzare un liquore simile al limoncello, ma utilizzando le foglie di rucola, dalle importanti proprietà digestive. Oltre all’utilizzo in cucina come ortaggio da foglia, viene adoperata anche nella preparazione di rimedi erboristici. Per il  buon contenuto di vitamina C , l’infuso di rucola è utile per combattere la laringite, la sinusite e la raucedine, per stimolare l’appetito e per depurare il fegato.  Dato che il sapore delle foglie di rucola in infusione è poco gradevole spesso viene aggiunta anche la melissa e la menta. Con la rucola possiamo preparare un’ ottima tisana per la notte, grazie al suo potere rilassante. Anche i semi della pianta possono essere usati per preparare un’ olio dal gusto gradevole.

Il gusto piccante della rucola è dato dalla mancanza di acqua, infatti cresce in terreno arido e se coltivata non va annaffiata troppo ( il periodo migliore per coltivarla va da marzo a settembre).  Oltre alla rucola coltivata esiste anche la rucola selvatica: è una pianta rustica e perenne, presenta foglie allungate e frastagliate e fiori dal colore giallo vivo, il suo sapore è più forte della specie coltivata e le sue proprietà  possono variare in rapporto all’aridità del terreno.

Ricetta: Pesto di rucola e tofu

Per realizzare questo gustoso pesto con il quale condire la pasta occorrono:

  • 100g di tofu
  • 100 g di anacardi
  • 150 g di rucola
  • 75 g di basilico
  • 1 pizzico di sale integrale
  • olio extra vergine qb
  • 280 g di penne integrali

In una padella antiaderente tostare leggermente gli anacardi, quindi metterli nel mixer con il tofu, la rucola, il basilico e frullare il tutto aggiungendo l’olio quanto basta per ottenere una consistenza cremosa. Cuocere la pasta in acqua salata , scolarla al dente, tenere da parte un pò’ di acqua di cottura  e condire la pasta con il pesto e amalgamare il tutto.