La posizione della pinza

Nello yoga le posizioni,  Asana, hanno molti nomi: di animali,  di attrezzi agricoli, di piante e aspetti della natura, perchè gli antichi praticanti osservavano la natura nelle sue innumerevoli forme e anche ciò che serviva come utensile nella vita dell’uomo, cogliendo in essi la simbologia ; ciò che andava bene nella natura andava bene all’uomo. L’uomo era visto nel contesto cosmico, quindi un tutt’uno con l’universo e non come  un essere a sè stante. La Pinza è una posizione regina (abbiamo imparato che le posizioni regine lavorano su tutto il corpo), è una posizione introspettiva,  di chiusura e appartiene all’elemento Terra, intendendo con Terra  l’organo corrispondente, l’Intestino, il luogo dove avviene la selezione dei cibi, la loro trasformazione e dopo l’espulsione di quello che non serve, come scoria. Il nostro corpo cresce, matura, invecchia e ritorna alla terra che ci ha accudito come una madre durante la vita, mentre il nostro Spirito immortale continua il suo percorso. La Pinza,  se fatta perfettamente in totale chiusura, verso l’esterno porta ad ascoltare i nostri bisogni, lo scorrere del tempo, i cambiamenti del corpo imparando a gestirlo con gli anni che passano e a comprendere le nostre trasformazioni come messaggi da interpretare per avere sempre un corpo sano ed equilibrato, senza violenza. Nello yoga è la regola più importante da rispettare, prima dobbiamo essere comprensivi con noi stessi, equilibrati poi lo stesso principio  lo possiamo applicare verso gli altri e verso tutte le creature. Lasciamo ogni  forma di antagonismo e di competizione, che non servono a comprenderci ma a sfidarci sempre. Nelle sfide saremo sempre perdenti perchè troveremo sempre chi è più giovane, veloce o più bravo. La vita è una scuola, siamo qui per imparare delle lezioni, a volte semplici a volte complicate e non siamo tutti uguali,  ecco a  cosa serve la  comprensione. E’ attraverso il  lavoro su noi stessi, imparando ad analizzare il nostro comportamento, che migliora la nostra vita. Questa posizione (facendovi seguire da insegnanti qualificati per evitare errori nell’eseguirla) aiuta proprio a comprenderci.