Le emozioni sono una delle cose che noi esseri umani sperimentiamo, molte volte ci fanno soffrire, altre ci fanno gioire.Ma la gioia e l’amore nel loro significato più alto possono essere sperimentati solo quando il chakra del cuore è aperto. Il lavoro che facciamo nel corso di meditazione mira all’equilibrio delle emozioni. Si tratta di un percorso di crescita per andare incontro agli altri e conoscere l’amore universale. La maggior parte di noi di fronte agli eventi della vita si pone o col cuore o con la testa. Quando usiamo solo il cuore si possono avere grandi sofferenze soprattutto se il nostro cuore sanguina per antiche ferite e delusioni, oppure possiamo gioire provando immenso amore per gli altri e tutto ciò che ci circonda, diventando però molto vulnerabili. Quando tendiamo ad usare solo la mente siamo propensi ad analizzare tutto in maniera razionale rimanendo chiusi con il risultato di reprimere le emozioni. Quello che si rischia di più se filtriamo tutto col cuore è  che si perde di vista la realtà, diventiamo ciechi e non vediamo gli altri per come sono veramente nella loro totalità, non si vedono più le cose in maniera obbiettiva. Se prevale la sofferenza, siamo depressi, non ci sentiamo amati, siamo afflitti e disperati. Se prevalgono i sentimenti positivi ci esaltiamo, siamo al settimo cielo e ci sembra che tutto sia meraviglioso. Dobbiamo quindi trovare l’equilibrio tra cuore e mente e farli funzionare in armonia, ma come arrivarci? Un modo è provare a frequentare il corso di meditazione della nostra scuola, è un percorso che richiede tempo, pazienza e gramde impegno. Gli incontri nella nostra scuola hanno una cadenza di uno al mese ( 30 in tutto) ma i risultati ci sono per tutti, per ogni età e cultura, anzi il cambiamento più grande si può vedere in persone semplici senza alle spalle studi o letture particolari.  La nostra maestra Fulvia FIlippi rivolgendosi  a due sue care allieve ( Mariella e Fiorella ) dice: ” L’ AMORE E’ ACCETTAZIONE, SI AMA L’OGGETTO DEL NOSTRO AMORE COSI’ COME E’, CON I SUOI PREGI E I SUOI DIFETTI, RISPETTANDOCI E RISPETTANDO.”