La disciplina nello Yoga

All’inizio del percorso sia di hatha yoga sia di meditazione che di Raja yoga è il maestro che dà le regole pratiche per prepararci ad entrare in contatto con l’energia, con noi stessi, per
forgiare la volontà . Ad esempio una semplice regola da seguire all’inizio potrebbe essere di fare una dieta liquida o di soli cereali o frutta per uno o due giorni  in modo da purificare il corpo da tossine, oppure un’altra regola potrebbe essere di inviare un buon pensiero tutti i giorni per un periodo preciso ad un’ ora precisa, ma anche fare una posizione yoga al mattino appena svegli per  2 minuti, lo svolgimento di queste piccole cose  ci aiuta a regolare e disciplinare la volontà. Il rigore e la serietà nel mantenere fede a semplici regole agiscono soprattutto a livello mentale e quindi il rispetto della regola si trasforma in autodisciplina in quanto la persona responsabile di sè stessa SI IMPEGNA CON COERENZA A RISPETTARE CIO’ CHE SI E’ PREFISSATA.
Si impara a non rimandare a domani ciò che deve essere fatto oggi, a rispettare gli impegni, a sgombrare la mente dall’indecisione e a fare chiarezza su quello che veramente vogliamo, così giorno dopo giorno impariamo a disciplinare il corpo e la mente, ad acquistare fiducia in noi stessi e ad aumentare l’autostima.
“LE UNICHE REALIZZAZIONI DEGNE DI NOTA NON SONO QUELLE CHE RAGGIUNGIAMO ESTERNAMENTE, MA LE VITTORIE CHE CONSEGUIAMO SU NOI STESSI” <Paramahnsa Yoogananda>

LA NON VIOLENZA: un messaggio per ogni tempo.
La legge della nostra specie:
“Non sono un visionario. Mi professo un idealista pratico. La religione della non violenza non è riservata ai Rishis e ai santi, si rivolge anche alla gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie come la violenza è la legge di alcuni animali, lo spirito della non violenza resta latente nell’animale che conosce solo, suo malgrado,  che la legge della forza. La dignità dell’uomo richiede obbedienza ad una legge più alta, alla forza dello spirito………I Rishis che scoprirono la legge della non violenza in mezzo alla violenza si rivelarono più geniali di Newton ed erano grandi guerrieri,  pur conoscendo personalmente l’uso delle armi ne compresero l’inutilità e insegnarono a un mondo esausto che la salvezza non passa per la violenza, ma per la non violenza” . Tratto da
GANDHI  Il mio credo, il mio pensiero . Jung  1920