Yoga e maternità

“Un figlio nasce prima di tutto nella nostra mente. Non dimentichiamo che fin dal primo attimo di vita il bambino percepisce tutte le nostre emozioni, anche le più nascoste e che con queste emozioni si forma e cresce. “                                                                                    G. Cella
La donna incinta potrebbe essere spontaneamente in uno stato simile a quello raggiunto praticando yoga, per la maggior introspezione e percezione che ha del proprio corpo e per il pensiero rivolto a ciò che porta dentro di sé. Tutto ciò che avviene “fuori” di lei perde importanza rispetto al grande viaggio che sta compiendo. Tutto questo si riflette in ogni aspetto della sua vita, iniziando proprio dalla maggior coscienza delle esigenze del suo corpo: è più attenta a ciò che mangia, veste più comoda, passeggia volentieri all’aria aperta, cerca di riposare di più e di avere pensieri positivi e sereni, riscopre il piacere della solitudine, delle buone letture, dei colori… Tutte buone abitudini che dovremmo praticare. Lo yoga quindi si inserisce con naturalezza su un terreno già predisposto ampliando le potenzialità positive. Chi frequenta un corso di hatha yoga durante la gravidanza riuscirà ad affrontare questo periodo con più serenità. Il periodo della gestazione è un periodo di particolare ricettività ma anche un periodo dove spesso si crea ansia e insicurezza per la futura mamma. Attraverso le lezioni di yoga si acquista più padronanza e sicurezza nel gestire tutti i cambiamenti a cui il corpo va incontro . Tutto ciò è molto importante per affrontare un parto sereno e ancora di più per accudire con tranquillità il nuovo nato.

“Soltanto imparando a conoscere più profondamente noi stesse e ad amarci, riusciremo ad amare veramente la creatura che sta per nascere e vivremo i nove mesi e il parto con più consapevolezza, senza traumi anzi come un momento magico e culminante della nostra vita.”                                                                                                                                 G. Cella