Tulsi, il basilico sacro dell’India

Il Tulsi o basilico indiano è da sempre considerato una delle piante sacre dell’India, il suo nome significa “ciò che trascende ogni paragone”. La sacralità di questa pianta è legata al Dio Vishnu che la amava a tal punto da indossarne collane e rosari fatti dei suoi grani e foglie profumate. Secondo la leggenda Tulsi era l’incarnazione di  una principessa che si era innamorata del Signore Krisna, la quale fu trasformata in una pianta dalla sua gelosissima consorte Radha. Ogni anno questa pianta è data in sposa al Dio Vishnu nell’undicesimo giorno di luna crescente nel mese di Ottobre e le celebrazioni durano 5 giorni fino alla luna piena, inaugurando l’inizio della stagione dei matrimoni indiani. La medicina tradizionale indiana dell’Ayurveda lo cita nei suoi antichi testi come elisir di lunga vita e viene usato per curare disturbi legati alla digestione, infiammazioni, raffreddori, ha proprietà espettoranti, digestive e antibatteriche può abbassare il colesterolo e gli zuccheri nel sangue, ha proprietà antiossidanti ( prima di usarla consultare sempre un medico).In cucina è utilizzato per preparare tè, tisane oppure aggiunto al miele o al ghee (burro chiarificato) per accentuarne il sapore.  E’ una pianta erbacea annuale con foglie che variano dal verde al violaceo, che  hanno un sapore amaro e deciso. Per preparare un’ ottima tisana di Tulsi mettere alcune foglie in una teiera di acqua bollente, senza farla bollire, tenere in infusione da 2 a 5 minuti, si può aggiungere miele, limone e zenzero o altre spezie per aromatizzare. Lasciare raffreddare, filtrare e consumare fredda, ottima in questa stagione, molto rinfrescante.