Asana della Tartaruga

In sanscrito (antica lingua indiana) asana significa posizione del corpo, non si tratta di semplici posizioni del corpo ma di veri e propri stati psicofisici che si realizzano mantenendo il corpo immobile in una posizione particolare e facendo in modo che la mente assuma la stessa posizione o si svuoti, supportata dalla giusta respirazione. Ascoltare il corpo significa ascoltare i messaggi che ci arrivano dalla mente, se analizziamo la tensione fisica possiamo capire il significato profondo di quella particolare tensione.
L’ asana della tartaruga, in sanscrito Kurmasana, è una posizione Regina, cioè lavora su tutto il corpo ed è difficile da eseguire, ma si praticano varianti più facili ed efficaci. La simbologia dell’animale esprime longevità, durezza e lentezza, apporta benifici alle giunture, alle anche, alle ginocchia e alle caviglie, scioglie la muscolatura, diminuisce i dolori articolari dell’artrosi.
Durante l’esecuzione si ascolta la nostra mente che vaga libera,  si ascoltano i disagi fisici del nostro corpo e le belle sensazioni dentro di noi, il personale rapporto con madre natura e il rispetto che per essa abbiamo. La tartaruga eseguita con questa consapevolezza allontanerà le tensioni accumulate regalando una pausa di ottimismo, che gioverà alla mente e al fisico, il quale ritroverà nell’asana della tartaruga la sua elasticità. Le parti del corpo più stimolate in questa asana sono quelle basse fino a metà vita.