Granthi o nodi: archetipi spirituali

Nella visione dello yoga i nodi rappresentano le cose irrisolte che non riusciamo a risolvere e come realmente succede con i nodi per poterli allentare semplicemente si lasciano stare, non si cerca di forzare altrimenti si stringono ancora di più. Se una cosa non funziona, insistere nel voler a tutti i costi trovare una soluzione o modificarla è dannoso, soprattutto se ci intestardiamo nel voler modificare le convinzioni altrui, i modi di pensare o di vivere. Al di là delle nostre convinzioni l’unico modo per vivere il momento attuale e la prova mondiale che stiamo affrontando è quello di affrontare il cambiamento che però è e deve avvenire all’interno di noi stessi, questo è l’unico cambiamento importante. E la disciplina dello yoga ci insegna proprio questo, possiamo sciogliere le difficoltà e trovare l’armonia, la tolleranza e la comprensione usando soprattutto il silenzio e la meditazione. Nella visione dello yoga l’essere umano ha dentro di sè un semino di consapevolezza detto Kundalini ( rappresentato come un serpente addormentato) che riposa alla base della colonna vertebrale. Quando iniziamo il cammino di conoscenza di noi stessi e quindi di consapevolezza la Kundalini inizia il suo risveglio e la sua risalita e durante questo percorso deve superare tre nodi o cancelli. Il primo Nodo o Granthi è detto Nodo di Brahma ed è in contatto con il primo centro di energia detto Muladhara. Questo nodo rappresenta ciò che ci impedisce di elevare la nostra coscienza , cioè l’attaccamento alla materia. Il secondo Granthi é detto Nodo di Vishnu ed è collegato al Chakra del cuore Anahata e rappresenta ciò che impedisce alla nostra coscienza di elevarsi, cioè l’illusione in cui la mente rimane intrappolata. Invece di sviluppare sentimenti di amore e compassione verso gli altri rimaniamo intrappolati nelle illusioni che la coscienza crea. Il terzo Granthi detto Nodo di Rudra, si trova in corrispondenza del chakra Ajna situato nel centro delle sopracciglia. In questo nodo rimaniamo attaccati alle facoltà intuitive acquisite a questo punto del cammino di consapevolezza intrapreso, ed invece di diventare persone meno egoiste e più compassionevoli e abbandonare l’io individuale per raggiungere la beatitudine ci vantiamo dei poteri spirituali raggiunti( spesso illusori). L’insegnamento dello yoga, molto antico e come vedete pieno di simboli che rappresentano l’uomo nel cammino di crescita individuale, ci insegna che dobbiamo lavorare solo su noi stessi, non sugli altri, dobbiamo andare oltre, aiutiamo noi stessi e così aiuteremo tutta l’umanità. E le regole base dettate dalle tappe evolutive dello yoga sono proprio il rispetto delle regole e coltivare sentimenti di tolleranza e di amore.