Mito indiano sulle divinità Shiva,Visnu e Brahma

Nell’universo ci sono tre funzioni cosmiche: creazione, conservazione e distruzione e sono svolte da tre divinità, Brahma il creatore, Visnu il conservatore e Shiva il distruttore. Questa trinità è nota come Trimurti. Ma quale di questi dei è il più grande di tutti? Quale funzione cosmica è più importante? Questo è il grande dilemma che un giorno le tre divinità si trovarono a dibattere: ” Di sicuro, in quanto creatore di tutte le cose, sono io il più grande di tutti “. Disse Brahma. ” Se non fosse per me nulla esisterebbe, quindi non v’è dubbio che io detengo i più grandi poteri dell’ universo”. ” E’ vero Brahma tu sei il creatore,” rispose Visnu, ma sono io che devo assicurarmi del sostentamento dell’Universo, custodendolo millennio dopo millennio, quindi il mio ruolo universale di custode è evidentemente più importante del tuo.” Poi fu la volta di Shiva, il distruttore, signore di tutti gli yogi:” Creazione e conservazione richiedono entrambe un grande potere, miei signori, non v’è dubbio, eppure una volta che tu Brahma hai creato l’Universo e ti sei allontanato e tu Visnu fatichi per sostenerlo, io medito e per tutto il tempo in cui l’U niverso esiste accumulo uno straordinario potere con il quale alla fine dei tempi distruggerò ogni cosa. Tutto ciò che è stato creato perirà e tutti gli sforzi per preservarlo falliranno. Io possiedo più potere dello stesso Cosmo, come potrei altrimenti essere in grado di distruggerlo? Alla fine io solo rimarrò, così deve essere affinchè Brahma possa rinascere all’inizio del successivo. Davvero non esiste dubbio che io detenga il potere maggiore.” Visnu si umiliò e riconobbe la grandezza di Shiva, Brahma invece era orgoglioso della sua creazione e le parole di Shiva lo infastidirono e disse a Shiva: ” Tu pensi di essere potente ma senza di me saresti solo uno sporco e solitario asceta. ” Visnu rimase a bocca aperta, consapevole del pericolo che la collera terribile di Shiva avrebbe potuto scatenare non avrebbe mai pronunciato quelle parole. Brahma invece aveva acceso la rabbia del distruttore. L’Universo tremò e il cielo si fece nero mentre la furia del dio aumentava. Shiva si strappò un unghia e la scagliò a terra e nacque un temibile guerriero, incarnazione dell’ira suprema di Shiva. Prima che Brahma potesse pronunciare un’ altra insolenza il guerriero scattò e con la sua falce tagliò una delle cinque teste di Brahma, quella che aveva pronunciato l’offesa. Il creatore comprese subito l’errore a cui l’arroganza lo aveva spinto. Umiliato e purificato dalla punizione, Brahma riconobbe il potere di Shiva.

Questo bellissimo mito ci ricorda che l’egocentrismo, l’aspetto egoistico presente in ognuno di noi ostacola le aspirazioni divine e limita la consapevolezza superiore. L’egocentrismo considera la distruzione come la fine di un evento, invece l’anima considera la distruzione degli ostacoli materiali come una grande benedizione spirituale. Brahma dopo la decapitazione è purificato dal suo ego tossico e libero da ogni inutile attaccamento materiale e da ogni ostacolo alla realizzazione della divinità.

Coraggio, umiltà , purificazione

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